È iniziata anche quest’anno la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2017-2018.
Come esposto nella Circolare del Ministero della Salute “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2017-2018”, in Italia sono disponibili due tipi di vaccini: vaccini trivalenti (TIV), che contengono 2 virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e un virus di tipo B, e vaccini quadrivalenti che contengono 2 virus di tipo A (H1N1 e H3N2) e 2 virus di tipo B.
Nella medesima Circolare sono specificate le categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata:
1. Soggetti di età pari o superiore a 65 anni;
2. Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza quali:
- malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO);
- malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisit;
- diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30);
- insufficienza renale/surrenale cronica;
- malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
- tumori;
- malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV
- malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali;
- patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
- patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari);
- epatopatie croniche.
3. Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;
4. Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza;
5. Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;
6. Medici e personale sanitario di assistenza:
7. Familiari e contatti di soggetti ad alto rischio.
8. Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori quali:
- Forze di polizia;
- Vigili del fuoco;
- Altre categorie socialmente utili potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione, per motivi vincolati allo svolgimento della loro attività lavorativa; a tale riguardo, è facoltà delle Regioni/PP.AA. definire i principi e le modalità dell’offerta a tali categorie;
- Infine, è pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al fine di contenere ricadute negative sulla produttività.
9. Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani:
- allevatori;
- addetti all’attività di allevamento;
- addetti al trasporto di animali vivi;
- macellatori e vaccinatori;
- veterinari pubblici e libero-professionisti.
Si ricorda che, oltre alla vaccinazione, una buona igiene delle mani e delle secrezioni respiratorie può giocare un ruolo importante nel limitare la diffusione dell’influenza.