I vaccini non provocano l’autismo: nuove ipotesi sulle cause.

Un errore nell’attività di un neurotrasmettitore apre a possibili cure.

In uno studio pubblicato su Science, un gruppo di ricercatori ha individuato un modello animale che potrebbe spiegare l’autismo a partire da alcuni meccanismi che si verificano alla fine della gravidanza.

I ricercatori hanno confrontato tre gruppi di roditori: dei ratti sani, dei topi con la sindrome dell’X fragile (dovuta a una mutazione genetica) e dei ratti esposti in utero al valproato (un farmaco antiepilettico). Gli ultimi due gruppi, alla nascita, manifestano dei sintomi riconducibili a forme autistiche.

Qual è il meccanismo scoperto? Esiste un neurotrasmettitore, chiamato Gaba (acido gamma amminobutirrico), che è in grado di modificare la concentrazione del cloro nei neuroni. Nei soggetti adulti, anche umani, il Gaba aumenta il cloro nelle cellule cerebrali, esercitando un’azione inibitoria sulla trasmissione nervosa. Durante la vita uterina, invece, il Gaba svolge un’azione opposta, di eccitazione. Il passaggio dall’attività di eccitazione a quella di inibizione, necessario per il corretto sviluppo del cervello, avverrebbe durante il parto, grazie al rilascio di un ormone, l’ossitocina, da parte della madre.

I ricercatori hanno scoperto che nei topi con la sindrome dell’X fragile o esposti a valproato il cambiamento nell’attività del Gaba non avviene. Inoltre, usando una sostanza che blocca l’azione dell’ossitocina in topi normali, si impedisce il passaggio del Gaba all’azione inibitoria. In tutti questi casi, l’effetto finale è lo svilupparsi di forme di autismo. Questo disturbo, secondo gli autori, potrebbe quindi essere associato a un errore nel regolare l’attività del Gaba; errore che può avere cause genetiche o ambientali (durante la gravidanza o il parto, come dopo l’esposizione al valproato o alla sostanza che blocca l’ossitocina).

Un’ulteriore osservazione: somministrando la bumetamide alle madri durante la gravidanza, è possibile ripristinare il corretto meccanismo alla nascita, anche nei topi con la mutazione genetica. La bumetamide è un diuretico che, tra i suoi effetti, impedisce il riassorbimento di cloro a livello renale.

«Se il Gaba svolga un’azione eccitatoria negli umani con autismo non è ancora noto – spiegano gli autori dello studio – tuttavia, l’ossitocina può esercitare una protezione durante il parto, prevenendo effetti dannosi da un’attività aumentata del Gaba. Ulteriori indagini sono necessarie per capire il collegamento tra parto e autismo».

In un commento allo studio, Andrew Zimmermann e Susan Connors (del Centro per l’autismo delle Università, rispettivamente, del Massachusetts e di Harvard), aggiungono: «È affascinante la possibilità di un trattamento prima della nascita con la bumetamide, per la prevenzione del disturbo autistico. Tuttavia, servirà un modo accurato per determinare chi trattare, perché i sintomi dell’autismo spesso non compaiono fino al secondo anno di vita».

MC/AF

Fonti / Bibliografia