I casi segnalati in Veneto, Sardegna e Liguria
Il primo caso riguarda una bambina di sette anni di Vigasio, cittadina del veronese. Il decesso si è verificato il giorno stesso del ricovero, il 22 gennaio, per infezione generalizzata (sepsi, termine che indica la presenza di batteri anche nel sangue) causata da meningococco di tipo B. La bambina era stata regolarmente vaccinata. Attualmente, però, l’unico vaccino inserito nel calendario delle vaccinazioni pediatriche contro il meningococco protegge solo dal tipo C (esistono più tipi di meningococco: A, B, C, Y, W135 sono i più rilevanti, e capaci di dare malattia). Il vaccino contro il tipo B, approvato per la messa in commercio, non è ancora stato inserito nella prassi vaccinale. Si segnala, inoltre, un altro caso recente, in Veneto, dello scorso dicembre: un bambino di sei mesi, andato incontro a sepsi da meningococco B; la malattia, però, si è conclusa con la guarigione.
Il secondo caso viene segnalato a Cagliari, e riguarda una bambina di quattro anni. Stando alla stampa locale, il decesso si è verificato poco dopo il ricovero, il 30 gennaio. Lo stato di sepsi sarebbe compatibile con un’infezione da meningococco, tuttavia manca la conferma di un campione di laboratorio (il prelievo non è stato effettuato). Il fatto che la bambina sarda fosse stata regolarmente vaccinata (contro pneumococco, haemophilus influenzae B e meningococco C), permette di considerare l’ipotesi di un’infezione da meningococco di tipo B. Il batterio è stato confermato come responsabile di un altro caso letale, che ha colpito il 3 dicembre scorso, a Olbia, una bimba di tre anni.
Il terzo caso è il più recente: si è verificato a Imperia, il 9 febbraio. Dopo due giorni di febbre elevata, una bambina di sei anni sarebbe andata incontro a sepsi, con esito fatale a domicilio. L’autopsia ha stabilito come causa una meningite batterica; ulteriori analisi su campioni di laboratorio hanno confermato una infezione da pneumococco. La bambina non era vaccinata contro questo batterio.
Nota: i casi riportati sono eventi isolati, che non vanno interpretati come un’emergenza epidemica; sono stati inoltre immediatamente gestiti dall’autorità sanitaria con azioni di profilassi, dove necessario, di parenti e ambienti scolastici.
MC/AF