Diminuiscono le infezioni per cui è prevista la vaccinazione.
Il Lancet ha pubblicato un report sui casi di meningite da batteri, micobatteri e funghi che si sono verificati dal 2004 al 2011 in Inghilterra e in Galles. In questo periodo, il numero di meningiti di origine batterica è rimasto costante, ma si è osservato una diminuzione dei casi prevenibili con la vaccinazione, ovvero causati da meningococco, pneumococco ed emofilo dell’influenza.
Nel periodo considerato dal report, sono stati segnalati più di 7 mila casi di meningite, nove su dieci di origine batterica. Di questi il 22 per cento sono attribuiti al meningococco e il 18 per cento allo pneumococco.
I casi dovuti all'emofilo sono diminuiti grazie alle maggiori misure di controllo adottate dal 2003. Nel corso del 2012 questo batterio ha determinato solo sei casi di malattia.
I casi di meningite da pneumococco, invece, sono scesi a partire dal 2006, anno in cui è stato introdotto il vaccino coniugato 7-valente (Pvc7), attivo contro sette ceppi del batterio. Di recente il Pvc7 è stato sostituito dal vaccino polisaccaridico 13-valente (Pvc13), protettivo verso tredici ceppi: si prevede, quindi, un ulteriore decremento di infezioni nei prossimi anni.
Nonostante il calo abbia riguardato anche il meningococco, questo continua a essere la prima causa di meningite, soprattutto nei bambini, dove determina oltre un caso su tre. Il vaccino attualmente in uso è quello contro il meningococco C. Di recente è stato approvato il vaccino contro il meningococco B, che potrebbe abbassare ancora il numero di infezioni.
PA/AF
Incidenza di meningiti batteriche per gruppi di età (grafico tratto dal report).