Un’altra ricerca condotta in Canada smentisce di nuovo questa paura.
Pubblicato sul Canadian Medial Association Journal uno studio che ha coinvolto 129 mila studentesse tredicenni.
Le ragazze sono state valutate due anni prima e due anni dopo l’introduzione della vaccinazione contro l’Hpv (papillomavirus) nello Stato canadese dell’Ontario. I ricercatori hanno quindi cercato di capire come cambiavano due parametri di comportamento sessuale: gravidanze e infezioni a trasmissione sessuale non provocate dall’Hpv.
Circa 15 mila ragazze (appena il 6% del totale) hanno mostrato di avere, due anni dopo la vaccinazione, uno di questi indici di comportamento a rischio. Dopo l’analisi statistica, però, non si è trovata alcuna prova che il vaccino avesse influenzato il comportamento delle ragazze, aumentando cioè la probabilità di gravidanza o di infezioni per via sessuale. Questo risultato conferma le conclusioni a cui erano arrivati altri studi.
«In questo grande studio, abbiamo trovato una forte prova che la vaccinazione contro l’Hpv non ha alcun effetto significativo sugli indicatori di comportamenti sessuali a rischio nelle adolescenti – spiegano gli autori – Questi risultati suggeriscono che la paura di un comportamento promiscuo è ingiustificata, e non dovrebbe rappresentare un ostacolo alla vaccinazione in giovane età».
MC/AF