In aumento le sindromi influenzali in Italia, picco in arrivo

In Italia circola H1N1. In Veneto due decessi e 34 casi gravi.

Secondo la rete di sorveglianza Influnet, dell’Istituto superiore di sanità, da ottobre si sarebbero ammalate un milione di persone. La stima è stata calcolata a partire da metà ottobre, quando è iniziata l’attuale stagione influenzale. L’anno si è inaugurato con 239 mila casi nel periodo dal 31 dicembre al 4 gennaio.

Più colpiti sono ancora i bambini tra 0 e 14 anni. Sotto i quattro anni, un bambino ogni cento si è ammalato. Al momento, l’epidemia sta crescendo d’intensità, in modo simile a quelle degli anni precedenti: il picco massimo di casi è perciò atteso verso metà febbraio.

Riguardo al tipo di virus, tra i campioni prelevati e risultati positivi, il 96 per cento è risultato di tipo A. Nei due terzi di casi, si tratta del virus A di tipo H1N1, presente nel vaccino, contrariamente a quanto avviene nel resto d’Europa, dove ha la meglio il virus H3N2. In Italia, quindi, non sembra essersi diffuso il famoso “ceppo mutato” segnalato all’estero.

Tra le Regioni più colpite ci sono Val d’Aosta, Emilia Romagna, Marche, Campania e la Provincia autonoma di Trento.

Epidemia aggressiva anche in Veneto, dove l’ultimo report del Settore promozione e sviluppo Sanità pubblica della Regione segnala un’intensità quattro volte superiore rispetto alle quattro stagioni precedenti: vengono infatti colpite nove persone ogni mille abitanti, per un totale di circa 43 mila ammalati da ottobre. Il numero di contagiati si è raddoppiato tra l’ultima settimana del 2014 e la prima del 2015. L’incidenza nei bambini di 0-4 anni è tripla rispetto alla media nazionale.

In Veneto, inoltre, si segnalano due decessi. Inoltre, 34 casi gravi, con complicazioni (età media 54 anni): di questi nessuno risultava vaccinato, e 28 erano già portatori di gravi malattie. Per i due terzi, il virus era di tipo H1N1, contenuto nel vaccino e non mutato in questa stagione.

MC/AF

Fonti / Bibliografia