Il commento della Società italiana di igiene.
La Società italiana di igiene (Siti) si è espressa sulla gestione delle segnalazioni dei presunti decessi causati da Fluad attraverso una lettera al British medical journal.
Il 27 Novembre scorso, l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) aveva disposto il ritiro cautelativo di due lotti di Fluad, uno dei vaccini anti-influenzale in uso. Il provvedimento era scattato in seguito alla segnalazione di tre anziani - dell’età di 87, 79 e 68 anni - morti in seguito alla vaccinazione.
Le indagini svolte successivamente dalle agenzie italiane e europee hanno stabilito che il vaccino era conforme agli standard di qualità, non era contaminato e non conteneva sostanze tossiche. E c’è di più: la Siti ha stimato come ogni giorno, nel corso dei 2 mesi dedicati alla campagna anti-influenzale, per un fatto puramente casuale, 15-20 persone muoiano entro 2 giorni dalla vaccinazione.
A conclusione di questa vicenda, il 23 dicembre 2014 i due lotti di Fluad sono stati scagionati senza riserve. Ma i danni alla campagna di vaccinazione anti-influenzale sono notevoli. Si stima che, nel periodo immediatamente successivo alle segnalazioni del 27 Novembre, la richiesta del vaccino sia calata dell’80 per cento; di circa il 30 per cento, se si considera la campagna nella sua interezza.
A impensierire la società scientifica è stato il sensibile aumento di segnalazioni, legato verosimilmente alla risonanza mediatica riservata a questa vicenda, che ha contribuito ad allarmare l’opinione pubblica. In fin dei conti, i lotti “incriminati” erano due. Inoltre, il ritiro è stato un atto puramente cautelativo, ovvero “di prudenza”.
Gli autori terminano la riflessione chiedendosi se non sia giunto il momento di ripensare alla regolamentazione della farmacovigilanza sui vaccini allo scopo di «evitare che le epidemie di panico generalizzato compromettano le campagne di vaccinazione», con prevedibili conseguenze sulla salute delle singole persone e delle società.
PA/AF
Fonti / Bibliografia
Bmj - Deaths after Fluadflu vaccine and the epidemic of panic in Italy