Sono state pubblicate recentemente due nuove circolari a cura dell' Ufficio 5 Prevenzione delle Malattie trasmissibili e profilassi internazionale, Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero Della Salute in collaborazione il Gruppo Tecnico Consultivo Nazionale sulle Vaccinazioni – NITAG.
Le riportiamo in sintesi e con il link alla versione integrale.
Indicazioni in merito alla vaccinazione anti-tetanica
A seguito della difficoltà a reperire il vaccino anti-tetanico monovalente sul territorio nazionale, per garantire ai cittadini un’adeguata profilassi anti-tetanica, pre- o post-esposizione, possono essere vaccini multi-componenti contenenti la componente anti-tetanica, nelle varie combinazioni disponibili. Tali combinazioni sono preferibili al vaccino monocomponente anti-tetano in quanto il Piano Nazionale di Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019 raccomanda, nei soggetti adulti, il richiamo con una dose di vaccino dTpa ogni 10 anni, al fine di garantire una protezione immunitaria anche nei confronti di difterite e pertosse.
Una dose recente di vaccino anti-tetano non rappresenta una
controindicazione al richiamo con dTpa, raccomandato ogni 10 anni, o alla somministrazione del
vaccino nel corso della 28a
settimana nelle donne in gravidanza, o a ogni esigenza di vaccinazione o
richiamo nei confronti di pertosse o difterite. Infatti, sebbene sia riportata una frequenza
leggermente maggiore di eventi avversi (generalmente locali, quali dolore, gonfiore, arrossamento
nel sito di iniezione) in caso di somministrazione di vaccini combinati contenenti la componente
anti-tetanica dopo un breve intervallo da una precedente dose di vaccino anti-tetano, i benefici in
termini di protezione nei confronti di pertosse e difterite sono di gran lunga superiori.
Relativamente alla vaccinazione post traumatica, oltre alle caratteristiche delle ferite, l’esigenza dell’effettuazione della profilassi, possibilmente entro le 72 ore dal possibile contagio, è dettata
dallo stato immunitario del paziente nei confronti del tetano come riportato nello schema seguente:
Vaccino contenente la componente tetanica 1 | Immunoglobuline | |
Storia vaccinale sconosciuta | Si | Si* |
Ciclo vaccinale incompleto (< 3 dosi) | Si (con completamento del ciclo) 2 | Si* |
3 dosi o più. Ultima dose da più di 10 anni | Si | Si* |
3 dosi o più. Ultima dose da più di 5 anni | Si* | No |
3 dosi o più. Ultima dose da 5 anni o meno | No | No |
* No se la ferita non è profonda ed è “pulita”.
1 Esavalente, DTPa-polio, DTPa, dTpa, dTpa-polio, Td, T, a seconda dell’età e dello stato vaccinale del soggetto nei confronti delle altre malattie prevenibili da vaccinazione.
2 L’interruzione del ciclo di vaccinazione per il tetano, anche se trascorsi più di 10 anni, non comporta la necessità di ricominciare da capo il ciclo vaccinale o l’aggiunta di dosi ulteriori.
Possibilità di switch tra prodotti esavalenti differenti
Alla luce della disponibilità in commercio in Italia di tre differenti vaccini esavalenti, e della possibilità che a seguito di gare regionali per l’approvvigionamento o a carenze, si possano determinare variazioni nelle disponibilità locali di vaccini esavalenti nel tempo, si raccomanda, nel caso in cui in una Regione si decida (in seguito a gara) di adottare un vaccino esavalente differente, di programmare le attività di vaccinazione in modo da assicurare il completamento con lo stesso prodotto dei cicli già iniziati, limitando lo switch laddove non sia possibile altra soluzione.
In entrambe le circolari si ribadisce inoltre l’importanza dell’anamnesi pre-vaccinale, come da Guida alle controindicazioni – edizione 2018, e della tempestiva e corretta segnalazione degli eventuali eventi avversi a vaccinazione.
(AS)